Il romanzo della criminologia
"Il romanzo della criminologia" è un libro che presenta la nascita e lo sviluppo della criminologia dai suoi primi accenni nel mondo classico, nel grande alveo della medicina legale, sino ai nostri giorni. Segue lo sbocciare della disciplina nel contesto delle grandi pseudoscienze del passato, come l'astrologia che voleva collegare la condotta umana alla posizione delle costellazioni celesti, la fisiognomica basata sul paragone tra aspetto del volto e personalità e la frenologia che riteneva di aver accertato la localizzazione sul cranio delle facoltà mentali. Spiega il delitto come naturale conseguenza della violenza intima dell'uomo e, sul piano psicoanalitico, della pulsione di morte in senso freudiano. Illustra i punti di convergenza degli interessi di Freud e di Lombroso, tra le cui rispettive posizioni identifica non poche analogie, in particolare sulla teoria dell'atavismo. Si rifa ancora a Freud per osservare l'identità di metodo tra la ricerca in psicanalisi degli indizi minimali che sfuggono al controllo e al mascheramento da parte del paziente, e quelli individuabili nella condotta del delinquente. Analizza i rapporti tra psichiatria, psicologia, antropologia criminale e sociologia e illustra i delitti dei pazzi. Valuta infine i rapporti molto stretti tra il romanzo poliziesco e la fiction criminale da un lato e il crimine dall'altro.
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