Roba bella comprate gente! Mercato, fiera e tradizione nel commercio piemontese d'antan
Sul palcoscenico di fiere e mercati continuano a recitare i tanti personaggi di una millenaria commedia dell'arte, che vede come interpreti commercianti, gente, bestie e varie mercanzie. Anche se non ci sono più certe figure caratteristiche di un tempo (neanche troppo lontano), a vendere miracolose pozioni medicinali, non mancano suonatori, imbonitori, abili truffatori e altra varia umanità. Soprattutto nel giorno di fiera, quando la gente che la frequenta vuole anche questo: tanti spettacoli nel grande teatro che si svolge tra piazze e strade, con al massimo il riparo di una tettoia più o meno antica. Fiera e mercato fanno parte della storia dell'uomo, e lo hanno sempre accompagnato in ogni epoca, cultura e geografa, con schemi e ritmi che sono universali, e così la tradizione del commercio ambulante non avrà mai fine, e manterrà molte delle consuetudini che da sempre l'hanno caratterizzata. Tra queste, l'antichissima usanza di abbinare alla fera il nome di un santo, che spesso è anche il patrono locale, riunendo in un armonico amalgama cerimonia religiosa e festeggiamento laico, riflettendo tutto ciò che l'umanità sa essere tra terra e cielo, tra profano e sacro.
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