Il gesto sonoro. Il cinema di Jacques Tati
Imporre nuove forme di organizzazione dello sguardo, ma anche di liberazione dello sguardo: ecco il cinema della modernità. Jacques Tati, nella sua lunga ricerca sul discorso comico, ne è stato uno dei maestri. Quello di Tati è uno sguardo 'panoramico', allargato nello spazio e giocato nel tempo, che implica per lo spettatore un ruolo attivo sul piano della percezione, in un processo che tendenzialmente non riesce a esaurirsi in una sola visione del film. Attraverso il suo discorso filmico, di cui è parte fondante un personalissimo lavoro sul sonoro, Tati delinea una visione critica e satirica del mondo alienato della 'modernità', dove il sempre più evanescente Monsieur Hulot rappresenta la figura del Grande Intruso. I saggi qui pubblicati rispondono all'inesauribile fruttuosità del cinema di Tati, offrendo nuove prospettive di interpretazione per l'opera di un cineasta la cui statura ci appare sempre più grande.
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