A ritrovar la Diana

A ritrovar la Diana

«Molti conoscono l'importanza dell'acqua nella storia di Siena - racconta Omar Calabrese nella sua introduzione - Il sistema dei bottini, ad esempio, viene considerato uno degli esempi più arditi e memorabili di approvvigionamento civico del mondo occidentale, arricchito, fra l'altro, dagli interventi artistici di architetti e pittori medievali assai famosi, ed esibito in quella rete di fonti che rappresenta un piccolo circuito a parte nella visita alle bellezze della città. E non solo nel Medio Evo il sistema dell'acqua ha suscitato le fantasie di abitanti e ospiti di Siena. Basti pensare ai monumentali interventi settecenteschi del Granduca nella zona di Pian del lago, alle porte della città, per bonificare la palude e integrare le vie d'acqua col sistema urbano. L'acqua, insomma, è un tema di ricerca affascinante per lo studio di Siena, e comporta il fatto che gli studiosi e gli appassionati ne vadano a ricercare i contorni scavando sottoterra. Detto con una battuta: l'acqua non vola, scorre formando canali, e, se la vuoi dirigere, gli scavi li devi compiere tu. Archeologia, speleologia, agraria, ingegneria idraulica, ma anche antropologia, etnografia, architettura, urbanistica sono tutte pratiche coinvolte nella materia». Ecco, dunque, la seconda edizione, rivista e corretta del volume A ritrovar la Diana.
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