Brigate rosse: nel cuore della Stato
Gli anni Settanta vengono chiamati correntemente "anni di piombo"; ma è giusto ridurre a questa definizione una fase così ricca di movimenti, lotte e speranze? In realtà il peso e l'influenza delle Brigate rosse è stata sovente ingigantita, da molti in modo interessato. L'operato reazionario delle Br è stato estraneo e contrapposto ai movimenti e alle loro speranze. Le Br si sono fondate su criteri, valori, paradigmi politici speculari al potere che dichiaravano di voler combattere. Si tratta quindi di smontare l'interpretazione corrente di quelle vicende basate sullo schema dello scontro tra democrazia e terrorismo. Come interpretare le convergenze tra brigatisti e servizi segreti dello Stato, particolarmente evidenti nella vicenda del "caso Moro"? D'altra parte le gesta delle Br sono state utilizzate dal potere statale per normalizzare i movimenti. Dopo gli omicidi di Biagi e D'Antona si può affermare che questa esperienza è finita?
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