Luisa Gardini
Nel volume, a cura di Fabrizio D.Amico, viene ripercorsa la carriera dell'artista con una selezione di opere dal 1959 al 2009 che spaziano dagli acquarelli, ai disegni, ai collages, alle sculture, in una continua contaminazione tra materie diverse unita ad una costante rimozione del dato eccessivo. Lasciata Ravenna, Luisa Gardini approda a Roma negli anni cinquanta dove compie i suoi studi all'Accademia di Belle Arti divenendo allieva di Toti Scialoja. Dopo essersi confrontata con l'informale e superata la breve ma inevitabile stagione del neocubismo (che tutti aveva contagiato nel dopoguerra, da Afro a Guttuso), guarderà oltre oceano dove troverà nell.americano Cy Twombly, stabile a Roma dal '57, il suo secondo maestro. Ed il grigio delle opere degli esordi si tramuterà in quel nero a cui rimarrà sempre fedele. Come sottoline D'Amico: "Nel nero ("il più carbonizzato dei neri") che macchia e intride il foglio, la tela, la tavola, che si espande e trasuda, che sporca il bianco e l'argento, ottunde l'azzurro, soffoca i barlumi di rosso, Gardini trasfonde il bisogno di memoria senza palpiti che le appartiene da sempre. La sua scrittura è insieme emotivamente sovraccarica e trattenuta un attimo prima della confessione: perché non di cose parla, ma di idee progetti e volontà, e ancora di ricordo. Che monta "confuso, carico d'ansia - fino alla soglia dell'oggi; e, giuntovi, squinterna le carte della ragionevolezza, del discorso coerente e conclusivo."
Al momento non disponibile, ordinabile in 3 settimane circa