Donami la memoria. Liriche dopo Auschwitz
Donami la memoria acciocché io possa salvare nella parola scritta, cioè nella poesia, la verità dell'evento inaudito che hanno visto i miei occhi: il trionfo della malvagità umana nella sua forma estrema: l'umiliazione e la mortificazione di ogni singolo individuo, ridotta a un numero la sua identità, e infine la nientificazione di ciascuno di quei numeri in cenere e fumo, mercé l'industrializzazione dell'omicidio collettivo. Solo la parola salvata dei poeti può contribuire a che eventi del genere non abbiano a ripetersi. Purtroppo così non è. Dopo Auschwitz, la malvagità umana, indossata talvolta la maschera della bontà, ha consumato ben altri stermini, di molti dei quali non si è serbata per ora testimonianza alcuna; tutto è accaduto e accade nel silenzio del pensiero, anzi complice il nichilismo filosofico e le idee assassine dei totalitarismi tuttora imperanti.
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