Fanuel Nuti. Giorni davanti a Dio. Vol. 2: 1940-1958
Con il secondo tomo di "Fanuel Nuti. Giorni davanti a Dio 1940-1958", si concludono insieme l'intero volume (1921-1940 nel primo tomo, edito nel 2003) e l'intero ciclo "Uomo e Superuomo", che comprende il romanzo "Come un fiume, come un sogno" e i racconti di "Una valigia di cuoio nero". La complessiva stesura narrativa ha l'estensione di un grande romanzo russo classico, tra "I fratelli Karamazov" e "Guerra e pace", e soprattutto ne ha l'intenzione, mutati tempi, luoghi e cultura, di itinerarium ad Deum. La presenza provvidenziale-misteriosa di Fanuel Nuti nel corso narrativo si è già rivelata nel precedente tomo come quella dello scrittore autobiografico e traduttore di "Come un fiume, come un sogno" e di "Una valigia di cuoio nero", personaggio, dunque, dentro e fuori la narrazione, e che dà vita non a se stesso - non ci riesce molto neppure nel quotidiano - ma agli indimenticabili personaggi degli scritti da lui composti o tradotti. La peculiarità di Fanuel Nuti, che lo individua precisamente come personaggio narratore (traduttore) e narrativo, con una libertà per ciò eccezionale, che genialmente Elena Bono gli ha confezionato, è quella di tessere, fuori di sé e in sé, nei tremendi fatti bellici del nazismo nichilista-omicida e della resistenza ad esso, i fili inapparenti di un'"epopea umile": quella sua e quella delle vittime accanto alla falsa epopea degli effimerissimi vincitori.
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