La vita inferiore
Un dialogo sofferto tra una madre e il figlio, un addio lunghissimo attraverso otto capitoli. La lingua è scarna, spoglia, risultato di una vera e propria operazione di sottrazione ed erosione. La parola giunge, così, a un'essenzialità che coincide con un'attonita semplicità, versi in cui ogni cosa traspare e affiora senza reticenze. Il dolore, la leggerezza, il senso del tragico: una vasta gamma di registri che oscilla tra il nero di una discesa agli inferi estrema e radicale e il bianco di una tenerezza che emerge prepotente e riscatta ogni cosa.