L'eguaglianza e le tasse. Fisco, mercato, governo e libertà
Dietro la campagna di riduzione delle tasse che con tanto vigore le destre di tutto il mondo portano avanti si nasconde un mix di radicalizzazione anti-statale e di populismo, i cui esiti sono ben esemplificati dall'attività dell'amministrazione Bush negli Stati Uniti e del governo Berlusconi in Italia. Si tratta di un fine che non è tanto economico, quanto eminentemente politico: tagliare le entrate fiscali e, a partire da esse, i servizi pubblici, incrementando per questa via la disaffezione dei cittadini nei confronti dello Stato e diminuendo il senso di responsabilità collettiva. Questo libro analizza i veri obiettivi delle politiche economiche delle destre, demistificando le motivazioni con cui gli aggressivi programmi di riduzione delle tasse vengono sostenuti, e rendendo esplicito il limite oltre il quale la diminuzione della pressione fiscale compromette non solo il livello e la qualità dei servizi, ma gli stessi legami di cittadinanza di una società.
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