Par condicio? Storia e futuro della politica in televisione
Pluralismo dell'informazione e norme sulla 'par condicio': il dibattito intorno a regole e modalità della competizione elettorale ha via via assunto in Italia una crescente centralità. Merito e demerito del presidente del Consiglio e dell'anomalia strutturale all'origine dell'irrisolto conflitto di interessi che lo vede protagonista. Ma i problemi culturali e normativi che la comunicazione politica contemporanea ci presenta sono davvero tutti riconducibili a Berlusconi, o l'Italia, come ogni grande democrazia, è oggi alle prese con una nuova epistemologia della conoscenza e del consumo politico? Attraverso la rappresentazione della politica nella tv pubblica e commerciale, dalle tribune degli anni sessanta fino alla vittoria del centrodestra nelle elezioni del 2001, l'autore analizza i motivi che rendono temporaneamente 'irricevibile' la proposta di una modifica della legge del 2000 sulla par condicio. Un'attenzione particolare è dedicata alle implicazioni dei nuovi modelli competitivi per l'identità del centrosinistra: l'autore indica i limiti culturali delle metodologie adottate nelle passate campagne elettorali e fotografa le conseguenze della mancata tematizzazione del nodo della leadership, con l'intento di sollecitare una riflessione del centrosinistra sulle cause del suo ritardo in un settore strategico della vicenda politica.
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