Teorica delle arti, lettere ec. Parte pratica, storica. 5.
Complementare alla parte speculativa, la "Teorica delle arti, lettere, ec. Parte pratica" racchiude il percorso leopardiano relativo alla letteratura e alla poesia. La letteratura è considerata nella sua storia, nell'alternarsi di periodi di pienezza e splendore con altri di corruzione e decadenza. Elementi pregnanti sono individuati nello stile e nella eleganza delle scritture. L'analisi dell'origine e della parentela delle varie lingue romanze si affianca alle domande sul fare poetico, sulla nascita della composizione e sul mistero dell'invenzione. Grandi cesure nello studio dei generi letterari sono poi quelle costituite dalle pagine relative ai drammi e all'epopea, particolarmente intense su Omero e Tasso. La scrittura è concepita da Leopardi come un elemento salvifico a cui è essenziale l'entusiasmo come la passione, che le consente di divenire un supremo strumento di piacere e di oblio del male di vivere. Le pagine che traducono la passione nelle caratterizzazioni dei tipi trascinano il lettore in un vortice di emozioni contrastanti. Il poeta è così l'artefice, colui che sa usare le parole per manifestare le cose e trasfigurarle nella potenza della metafora. D'altro canto, le pagine sulla resa poetica alludono alla sorgente delle belle favole antiche in contrapposizione alle scelte romantiche, ma volgono, attraverso lo scavo autobiografico e l'autoanalisi, a una restituzione simbolica dell'Io. Nasce con Leopardi la grande soggettività.
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