Racconti di Gerusalemme
I "Racconti di Gerusalemme" di questo emigrato che ha contribuito alla rinascita della letteratura ebraica non si accontentano di regalarci storie che leggeremo con piacere e interesse ma, per contagio di forza espressiva è come se rapissero benevolmente chi assiste allo spettacolo offerto dalle sue pagine suggerendogli e ottenendo senza problemi di sorta di scordare dalla sera alla mattina come vive, chi ha sposato, come si chiamano i suoi figli e di trasformarsi con letizia e niente sensi di colpa, fra le figure viventi che frequentano e impregnano di sé ogni pagina di questo meraviglioso narratore. Cosa distingue la percezione del lettore? L'onda di effluvi e di fervore umano del suk e il teatro di questo scrittore sono tutto un susseguirsi di microbici ma estasianti colpi di scena, le scene madri si rincorrono, pagina e ribalta rimandano a Chagall e alle note musicali dei grandi compositori russi.