Francesco Melzi D'Eril: la grande occasione perduta. Gli albori dell'indipendenza nell'Italia napoleonica
Francesco Melzi d'Eril non poté fare in epoca napoleonica ciò che Cavour avrebbe fatto cinquant'anni dopo. Ma fu il primo uomo pubblico italiano, tra la fine del Settecento e l'inizio dell'Ottocento, che ebbe una strategia unitaria e credette nella nascita di uno Stato nazionale. Fra lui e Cavour esistono evidenti affinità. Ambedue aristocratici, ambedue liberali e riformatori, ambedue europei per educazione e legami familiari, Melzi e Cavour cercarono di servirsi della Francia per fare l'Italia. Ciascuno dei due fu amico di un Bonaparte e ne conquistò la fiducia durante un incontro. Il primo conobbe il giovane generale a Lodi nel 1796 e divenne da allora il suo consigliere italiano. Il secondo incontrò Napoleone III a Plombières nel 1858 e preparò con lui la guerra dell'anno seguente. Tutti e due capirono realisticamente che il nuovo Stato avrebbe avuto bisogno, nella sua fase iniziale, di un potente protettore. Ma erano troppo orgogliosi e aristocratici per accettare di buon grado l'egemonia di una potenza straniera. Dei due quindi Melzi fu il meno fortunato. Dovette misurarsi con le grandi ambizioni imperiali di Napoleone e dovette farlo in un'epoca in cui i movimenti nazionali non avevano ancora assunto l'importanza che avrebbero avuto mezzo secolo più tardi. Dopo essere stato vicepresidente della Repubblica Italiana (1802-1805) continuò a godere della stima dell'imperatore, ma si ritirò dalla vita pubblica e mantenne un atteggiamento di orgoglioso riserbo. Noto agli studiosi, Melzi d'Eril è stato per molto tempo poco noto alla pubblica opinione. Questa biografia ha quindi almeno due meriti. In primo luogo restituisce agli italiani un grande precursore dello Stato unitario. In secondo luogo conferma ciò che molti storici del Settecento avevano più volte sostenuto: che il Risorgimento è un lungo processo, iniziato nei circoli riformatori del Settecento, maturato nei decenni successivi e conclusosi infine con i grandi eventi del 1848 e del 1859. In questo grande percorso Melzi d'Eril ebbe una parte importante, anche se non sempre fortunata. E' il 'missing link' della storia nazionale italiana.
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