Una stagione da eroi
E' maggio inoltrato in Alaska, la stagione migliore per scalare la catena di montagne più insidiosa del mondo. Tre inglesi sono intenti ad arrampicarsi sul contrafforte ovest del Denali, la montagna più alta del Nordamerica, e sono determinati a raggiungere la vetta, milleduecento metri sopra di loro, anche due scalatori americani, appesi a una parete verticale di ghiaccio, notano l'improvviso squarcio nelle nubi, tuttavia proseguono ugualmente verso il loro obiettivo: conquistare il Thunder Mountain, la cima più alta dell'Alaska Range. Entro dodici ore, i tre inglesi rimangono intrappolati sul Denali, a circa cinquemila metri, ipossici, disidratati, con la radio congelata e la visibilitùà pressoché nulla, mentre uno degli americani è riuscito a scampare alla morte per miracolo, dopo una brutta caduta, e adesso è immobilizzato su un'esigua sporgenza, in balia della furia dei venti e in attesa che il suo compagno di cordata giunga al campo base sano e salvo e organizzi una spedizione di salvataggio. Intanto l'equipaggio del 210° squadrone del reparto di soccorso aereonautico del Comando Forze Speciali degli Stati Uniti, l'unica squadra al mondo dedita ai soccorsi civili, si è già mobilitata. E la stagione di Ricerca e Soccorso ha inizio. I 'parajumpers' conosciuti più sinteticamente come PJ, i soccorritori aereonautici dell'Air Force, si muovono nell'anonimato e non amano farsi pubblicità. Le loro notevoli operazioni di salvataggio ai limiti dell'umano sono state rivelate per la prima volta in questo avvincente resoconto di Bob Drury.
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