Una corsa nel vento
Se il Grande Sud rappresenta la sfida per eccellenza per tutti i velisti oceanici, allora la Vendèe Globe è l'ultima sfida: un uomo e una barca soli contro gli elementi, in un giro del mondo senza scalo e senza assistenza di alcun genere. Prendendo il via da Les Sables d'Olonne sulla costa francese ai primi di novembre, la regata segue una rotta che attraversa la Baia di Biscaglia, la zona delle calme tropicali, quella delle calme equatoriali, gira attorno all'anticiclone dell'Atlantico, scende verso il Capo di Buona Speranza e si inoltra nella desolazione dell'Oceano Australe. Una volta doppiato Capo Horn restano da percorrere ancora mille miglia attraverso l'interminabile distesa dell'Atlantico per fare finalmente ritorno al punto di partenza. E' nel corso di questa regata che, il giorno di Natale del 1996, Pete Gross è diventato un'eroe internazionale salvando il velista Raphael Dinelli la cui barca era affondata durante una terribile tempesta che aveva messo a dura prova lui stesso. Ricevuto il Mayday dal concorrente, Goss non ha esitato però a girare la barca e ad affrontare venti con la violenza di un tornado nelle desolate acque dell'Oceano Indiano per raggiungere Dinelli, mettendo così in pericolo la propria gara e la vita.Quarantotto ore dopo Dinelli, in avanzato stato di congelamento, era a bordo dell'Aqua Quorum e Goss si era fatto un amico per sempre.In Una corsa nel vento il protagonista di questa spettacolare impresa ci racconta la sua avventura ma anche i suoi pensieri, le sue difficoltà e la sua filosofia, e le lezioni apprese nei dieci anni che gli ci sono voluti per preparare la gara. Un libro appassionante e profondamente umano.
Momentaneamente non ordinabile