Se la storia fosse andata diversamente. Saggi di storia virtuale
All'inizio degli anni Trenta un saggista inglese, John Collings Squire, chiese ad alcuni fra i migliori intellettuali del suo tempo di immaginare che cosa sarebbe accaduto se gli eventi, in una particolare vicenda storica, avessero preso una piega diversa. Ne nacque una antologia in cui alcuni storici, uomini politici, romanzieri e scrittori di successo - fra gli altri Chesterson, Maurois, Belloc, Churchill - posero a se stessi domande provocatorie.Che cosa sarebbe successo se i mori avessero conservato il controllo della Spagna? Se Don Giovanni d'Austria avesse sposato Maria Stuarda? Se Luigi XVI avesse dato prova di maggiore fermezza? Se la "fuga di Varennes" avesse prodotto il risultato desiderato dalla famiglia reale? Se Napoleone, dopo Waterloo, si fosse rifugiato negli Stati Uniti? Se Federico, imperatore del Reich, non fosse morto di cancro poco tempo dopo l'assunzione al trono?Continuamente in bilico fra storia e finzione, fra saggistica e narrativa, fra serietà e ironia, il libro apparve quasi contemporaneamente in Gran Bretagna e in America, ebbe gran successo e fu ristampato più tardi con nuovi saggi. Nacque così un piccolo capolavoro di letteratura "ucronica" o, come diremmo oggi, di "storia virtuale". Grazie al talento letterario e alla fantasia dei suoi autori il libro conserva tutta la sua originalità e freschezza. Non basta sapere ciò che è accaduto. Gli storici partono dalla premesse che il passato è necessariamente "razionale". Per alcuni nuovi storici, invece, non tutto ciò che è accaduto DOVEVA accadere.
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