Luigi Franchi «centesimino»

Luigi Franchi «centesimino»

Dal 1972 due scatole di cartone giacciono ignorate nei sotterranei dell'Ospedale della Misericordia di Montevarchi. E noto che contengono gli effetti personali di Luigi Franchi, "Centesimino", artigiano geniale dal carattere bizzarro, che aveva vissuto gli ultimi anni della sua vita in una stanzetta al piano terreno dell'ospedale, occupandosi della manutenzione dell'impiantistica. Attorno alla metà degli anni Ottanta la curiosità spinge Ermanno Satanassi, addetto al funzionamento della centrale termica dell'edificio, a gettare uno sguardo sul contenuto di quelle scatole che ormai da anni si ritrova sotto gli occhi. Egli subito realizza che si tratta di materiale interessante: oltre alle foto, alcune risalenti a inizio secolo, e alle lettere personali, vi sono disegni di circuiti elettrici, schemi di collegamenti, disegni meccanici e tutto il carteggio con note industrie dell'epoca alle quali il Franchi proponeva le proprie invenzioni, compresa la famosa "bicicletta elettrica" di cui esiste ancora il prototipo. Occorrerà però attendere il pensionamento del Satanassi (1995) prima che la sua semplice curiosità si trasformi in una vera e propria attività di ricerca: scoprire passo a passo notizie e riferimenti, ricostruire tasselli di vita vissuta, verificarli incrociandoli con altre informazioni e con altri documenti diventa un'attività che lo appassiona al punto da scrivere questa biografia su Luigi Franchi.
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