Milan l'è grand, l'è bell, l'è viv
Da molti lustri il Circolo Filologico Milanese, con i suoi validi docenti, persegue l'opera meritoria di valorizzare una lingua che vaticinanti Cassandre prevedono prossima a estinguersi e, con essa, il patrimonio storico, artistico e culturale della città di Milano. Lo scopo di questo piccolo ma prezioso libro - realizzato in collaborazione con il Filologico, la più antica associazione culturale milanese - è quello di fissare sulla carta fatti, aneddoti, esperienze, ricordi e tradizioni che ciascuno di noi possiede nel proprio DNA meneghino. In queste pagine, accanto a vecchi e nuovi partecipanti ai corsi del Filologico, anche "el sciroeu" dell'attuale milanesità: Pier Luigi Amietta, Tullio Barbato, Ada Lauzi, Roberto Marelli, tutti uniti da un autentico ideale: tramandare la memoria della bella lingua meneghina e promuovere la (ri)scoperta delle schegge del passato che spesso si nascondono tra le pieghe più intime e meno conosciute della città, per meglio interpretare le trasformazioni del presente e del futuro.