El gran liber di parolasc
Il titolo del volume è chiaro, pane al pane: non pensate di trovarvi altro se non "parolasc, paròll grass". Del resto, il milanese (ma gli altri dialetti della Penisola non sono certo da meno) è particolarmente ricco di parole "brutte", imprecazioni, scurrilità, trivialità, che però lo stesso dialetto, con la sua bonarietà, sa quasi sempre rendere meno grevi, poco più che canzonatorie. Delle parolacce meneghine, oltre la traduzione (laddove possibile) fornisce una colorita interpretazione, insaporita da numerosi e spassosi esempi.
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