Re-play. Il calcio da arma di distrazione di massa a strumento di lotta contro il potere
Lo sport più amato e discusso dello stivale, il calcio. Quand'è che ha smesso di essere considerato un gioco - molto seguito, ma pur sempre un gioco - per diventare strumento di manovra e ricatto, portando alla luce gli enormi difetti non solo del mondo del pallone, ma, più in generale, del nostro Paese? All'indomani dell'ennesimo uragano che si è abbattuto sul mondo sportivo, con arresti per custodia cautelare di nomi eccellenti di ieri e di oggi, Luigi Pasquariello propone al lettore una puntuale rico-gnizione storica sul disegno strategico, avviato sin dall'Ottocento dalle élite politiche nazionali, di strumentalizzazione del fenomeno sportivo ai fini di propaganda politica, coesione sociale e strutturazione dell'identità nazionale. Il volume si avvale, tra l'altro, di una corposa e accurata sezione che indaga anche aspetti meno studiati, che vanno dai lineamenti teorici al diritto e all'economia, a sottolineare la cruciale transizione dalla "politicizzazione" del calcio alla "calcistizzazione" della politica, con il fine dichiarato di provare a fare piena luce sulle dinamiche sottese al deprecabile fenomeno della violenza calcistica.
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