Elogio di Helenio Herrera
In principio fu Il Mago. Quando il fenomeno Mourinho non era ancora nato, il fenomeno Herrera era già all'apice della sua gloria, leader assoluto della più forte Inter di tutti i tempi, della squadra che tutti i tifosi di quella generazione, ma non solo, sanno ancora oggi recitare a memoria: Sarti, Burgnich, Facchetti, Bedin, Guarneri, Picchi, Jair, Mazzola, Pierò, Suarez, Corso. Una preghiera più che una formazione. C'è un calcio "avanti H.H." e un calcio "dopo H.H.". Nessuno prima di Herrera, solo Mourinho dopo di lui, nel carisma assoluto con cui hanno governato e plagiato il mondo del pallone. Se la grandezza del portoghese si autoalimenta e si incupisce nel mito spietato di se stesso, quella dell.apolide Herrera sconfina e si disperde gioiosamente nel suo genio zingaro e magmatico, unico nell.assorbire e riplasmare tutti i saperi del mondo. "Helenio Herrera detto Il Mago nasceva cento anni fa in un.isola del Rio de la Plata o del Tigre, non si sa bene dove ma si sa bene perché. Spiegare al mondo come trovare la via più breve per arrivare al cuore delle cose. Che fosse la porta del Milan o quella dell.inferno. Suarez o il lampo. Non importa come. Due passaggi e gol. Due parole invece di cento."
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