Le catastrofi innaturali
Damocle, per aver troppo adulato Dionisio II di Siracusa, fu messo sotto una spada appesa a un sottilissimo filo: da 2.400 anni l'espressione "spada di Damocle" indica un pericolo incombente. I napoletani (non tutti, però!), per aver tollerato, favorito e perfino premiato con il voto, costruttori e politici senza scrupoli, hanno posto se stessi nel costante pericolo di sprofondare. La loro spada di Damocle è... al contrario: l'agguato mortale sta invisibile sotto i loro piedi, lungo il loro cammino, nel profondo. Già tante sono le vittime delle catastrofi innaturali di Napoli, già tanti i morti senza giustizia, tanti i responsabili mai processati. Reati ancora "in flagranza", quando continuano a verificarsi i dissesti e si continuano a pagare migliaia di miliardi per porre riparo ai guasti mortali provocati dalla "libertà edilizia".
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