Marco Polo non ci è mai stato. Dieci anni di storie di un viaggiatore postmoderno
Dieci anni in giro per il mondo. Venti storie di viaggio. Ogni esperienza, dalla più insolita (tentare di imbucarsi nel blindato set thailandese di una grande produzione hollywoodiana, trovarsi senz'acqua in un giro solitario a piedi nel Sahara) alla più apparentemente ordinaria (frequentare un corso di sesso tantrico per turisti in India, girare per l'outback australiano in mezzo ai distratti partecipanti di un viaggio organizzato), diventa una perla narrativa, un acquerello incredibilmente vivace e definito, capace di restituire con impagabile nitidezza colori, sapori, profumi e suoni di un mondo sempre più globalizzato. Per questo Rolf Potts ci ricorda che il viaggio, ancora più che ai tempi di Kerouac, è una dimensione mentale: agli occhi di ciascun viaggiatore il medesimo luogo, per quanto intatto si sia conservato nei secoli, appare diverso, in virtù dello sguardo irripetibile con cui ognuno ridisegna la geografia del mondo. Dimentichiamoci una buona volta il vezzo moderno di ripercorrere le orme di chi ci ha preceduto: per come si presenta ai nostri occhi, ogni posto attende ancora il suo esploratore.
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