Viva l'Italia. Una passeggiata
Come si guarda l'Italia dal sellino di una bici da corsa? Difficilmente avrete risposta dal gruppo multicolore di corridori che da cent'anni fa del Giro d'Italia una fiesta mobile. Qualcosa da dirvi invece avrà di certo Bernard Chambaz, singolare caso di scrittore-ciclista. Giugno 2006: da Palermo, sulla sua bici rosa, Chambaz risale la penisola fino a Milano; 19 tappe, 4088 chilometri, salite e discese, canicole e temporali, e un libro di 144 pagine. Il suo non è un percorso casuale: con scrupolo filologico segue il tracciato del Giro del 1949, quello vinto da Coppi grazie alla memorabile fuga solitaria nella Cuneo-Pinerolo; quello narrato, con i colori dell'epica, da Dino Suzzati, inviato del Corriere della Sera. Un po' Don Chisciotte, un po' Banali, Chambaz conosce l'Italia e la pedala rileggendola attraverso i romanzi, la poesia, il cinema, i ricordi privati. Andatura e scrittura segnano lo stesso passo, cadenzato e regolare quando c'è da resistere alla fatica e guardare oltre il paesaggio, nella storia, nell'antropologia, nella politica di una nazione; scattante e "en danseuse" quando bisogna scollinare i passi della memoria, intima o collettiva. Viva l'Italia è una sfida contro il tempo e un gioco letterario: e Bernard Chambaz vi invita a stargli a ruota.
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