Il mercante di tappeti
Dall'Iran all'America, da Tabriz a New York. Ushman Khan si trova ormai da qualche anno nella Grande Mela e i suoi affari vanno piuttosto bene: vende tappeti e ha un negozio a Manhattan, regolarmente frequentato da clienti facoltose. Come la signora Roberts, che non bada agli zeri pur di ricoprire i pavimenti del suo enorme appartamento con vista su Central Park, e che non perde occasione per strappargli storie e confidenze che appaghino la sua solitudine. Ciò nonostante, Ushman si sente incompleto e pensa alla moglie Farak, rimasta in Iran a procurargli la merce e a occuparsi della suocera invalida: il suo sogno americano non sarà perfetto finché non avrà racimolato abbastanza denaro per permetterle di raggiungerlo. Ma Farak non verrà mai. Proprio nell'aeroporto in cui per tanto tempo aveva sognato di riabbracciare la moglie, Ushman conosce Stella, una giovane studentessa americana, bellissima e intelligente, e la sua vita ne viene scossa fin dalle fondamenta. La cultura americana, il sesso e le donne visti attraverso gli occhi di un migrante; New York osservata dalla bottega di un mercante di tappeti iraniano. Una prospettiva inedita vergata da una scrittura delicata e sottile per raccontare la solitudine e i cortocircuiti che talvolta riescono a squarciarne la scorza, aprendo insperati orizzonti di nuova felicità.
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