La vita, dopo. Cronache da New York
In qualsiasi situazione si trovi - quella del giornalista, del reporter, del romanziere o dello scrittore di saggi - la penna di Pete Hamill lascia sempre la sua traccia inconfondibile, portatrice di uno stile personalissimo, vivo, acuto, carico di colori, di umanità e di uno straordinario amore per New York. Nato a Brooklyn da una famiglia di immigrati irlandesi, di questa città, la sua, ha sempre scritto nella sua lunga e pluripremiata carriera di giornalista, che lo ha visto lavorare in tutte le maggiori testate americane. In quella mattina dell'11 settembre Pete Hamill era in riunione e dopo il primo boato si è precipitato in strada: il giorno successivo il New York Daily News usciva con due suoi articoli, testimonianze di un cittadino, immagini forti e vivide della sua penna inesausta. Immagini che fanno ormai parte, purtroppo, del nostro bagaglio storico-culturale, pagine di storia di cui abbiamo letto infinite interpretazioni. Ma le cronache che Pete Hamill ha fatto per il suo giornale in quei giorni e nei mesi successivi, vincono la scommessa, non facile, di trasmetterci le emozioni di quelle ore. Rendono note le storie di quelli che hanno lottato e sofferto, quelli che hanno amato e amano New York, quelli che erano lì a vedere, testimoniare, ricostruire, sperare.
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