Cronache di storia vissuta

Il ragazzo che ascolta la dichiarazione di guerra in piazza Venezia è impaziente, più interessato alla partita di calcio del pomeriggio che alle conseguenze della notizia, ma nei successivi capitoli assistiamo alla nascita di una profonda sensibilità storica, specchio di una crescita interiore e al tempo stesso della ricerca costante di un sentimento sempre vigile e spesso polemico di partecipazione alla Storia, al consorzio umano. Lungo un percorso autobiografico, l'autore racconta gli eventi degli ultimi sessant'anni - la caduta di Mussolini, l'attentato a Togliatti, la morte di Stalin, il boom economico, la contestazione giovanile della fine degli anni Sessanta, per citarne alcuni - tratteggiando indimenticabili ritratti di uomini-non-illustri, simboli inconsapevoli di grandi sconvolgimenti politici e storici. In tono intimista, Canali rievoca le atmosfere di quegli eventi, in un delicato equilibrio tra pubblico e privato da cui emerge spesso un'altra faccia della Storia.