Lo zio Coso
Viaggiando in treno diretto in Ungheria, il protagonista apprende che la seconda guerra mondiale non si è mai svolta, e convintosi di ciò, riceve una bastonata in testa. Era partito per far visita allo zio di Ungheria, di cui ora, grazie al colpo, non ricorda più il nome. Curiosa coincidenza, perché dallo zio voleva farsi raccontare proprio ciò che era successo alla loro famiglia durante la guerra.. qualcosa che ha a che fare con un posto chiamato Auschwitz. Il colpo, dice, ha provocato uno "mnemomoto": buffe amnesie, certo, ma anche la capacità di ricordare valanghe di episodi dell'infanzia, di raccontare terrori nascosti e taciuti, che lo zio - lo zio Coso, appunto - come moltissime vittime ha rimosso per sopravvivere.