Aladino e la lampada meravigliosa. Una fiaba immortale: psicoanalisi e misteri
Qual è la versione più antica di Aladino, e quale il senso profondo di questa fiaba, una delle più amate del mondo, un sogno collettivo che, accomunando la cultura araba a quella europea, ci fa continuare a sognare da secoli, sotto diversi cieli? Il successo di Aladino dipende solo dal possesso della lampda magica e dal genio che ne scaturisce? Ed è proprio vero che si può attingere alla lampada senza limiti? Nella fiaba di Aladino compaiono tutti i desideri - la ricchezza, la potenza, la principessa - e sono soddisfatti istantaneamente e senza sforzo. Come il bambino che ascolta fiabe, Aladino non è un eroe erculeo, e ha anche poca voglia di lavorare, ottiene tutto con una strusciatina alla lampada. Il bambino che ascolta, il bambino che vive nell'adulto la sua infanzia mai finita, non vuole faticare: subisce una fascinazione, sperimenta le emozioni, cerca sempre la strada più facile, giocando d'astuzia anziché di forza. Ma conosce anche la sconfitta, e rischia la morte: allora si dispera e perde ogni connotazione eroica, ogni iniziativa, per affidarsi a un'istanza superiore, attraverso l'anello magico, il simbolo del Sé che porta addosso per tutta la storia.
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