Vita di palazzo
Nonostante che l'Ottocento venga considerato il secolo dell'ascesa e del primato borghese, della razionalità e del progresso in cui si affema la modernità organizzata attorno ad alcuni cardini che contrappongono innovazione a tradizione, classe a ceto, capitale liquido a possedimento terriero, è innagabile che il peso della nobiltà è rimasto decisivo almeno fino alla prima guerra mondiale. Questo libro mostra, attraverso una descrizione arguta e piacevolissima, la vita quotidiana, le cerimonie, le tradizioni, le abitudini, i sentimenti e le passioni nascoste in un mondo (che non si limita ad essere solo fiorentino, ma di tutta l'Europa) pieno di fascino e che, nonostante tutto, sopravvive non solo nel ricordo, ma spesso anche nel rimpianto di molti.Non si può capire Firenze, la citta dell'arte, ma anche la cultura, il sentire quotidiano, il vissuto della gente, nei suoi molteplici risvolti esistenziali, senza tenere conto delle vicende delle famiglie aristocratiche che nel tempo, a lungo, l'hanno animata come classe dirigente, come nevralgico punto di riferimento. Fra aristocrazia e chiese, fra aristocrazia e palazzi monumentali e vicenda quotidiana, c'è un rapporto indissolubile.
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