Colpo d'ombra
Il "colpo d'ombra" non è il negativo fotografico, il rovesciamento di qualche imprudente "colpo di sole": è piuttosto un "colpo d'occhio nell'ombra", ossia un'avventura dello sguardo che ostinato indaga il fianco e il retro della Storia e delle storie, per liberare presenze e voci fino a quel momento celate. Ad essere indagati dallo sguardo appassionatamente razionale di Luca Canali sono anzitutto i "monumenti" della storia italiana del dopoguerra ed oltre (come in Memorie di un cascatore, Piccoli maestri e Colpo d'ombra); oppure la solidità di facciata di antiche famiglie e di vetuste istituzioni scientifiche come in La collezionista, con l'ispettore segugio di "grovigli" di gaddiana memoria); o ancora i totem elettronici della comunicazione massmediale, dove guerre, scandali ed olimpiadi sono omologati in un'indescrivibile pasta filante (Un giorno quasi come gli altri). Ma l'ombra è anche un luogo di riparo per coscienze ferite e disilluse, che fanno della "resa" e del "ritiro" la loro ultima rabbiosa o solo triste dichiarazione d'intenti: tuttavia sia la Resa di Demetrio, annunciata sin dal titolo, o il ritrarsi del commissario Vergato (La collezionista) o del senatore Garufi (Colpo d'ombra) dalla vita attiva, non sembrano rese di combattenti sconfitti, ma piuttosto repentini balzi in avanti da realtà stantie a zone di "sostenibile" esistenza.
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