Mio nonno era un ciliegio
Questo libro, uscito nel 1998 nella collana "Storie e rime" Einaudi ragazzi, ha raccolto grandi riconoscimenti. Ben cinque Premi Nazionali, con giurie composte, non solo da specialisti della letteratura per l'infanzia ma da numerosi lettori-bambini, lo hanno visto vincitore, a dimostrazione del fatto che in Italia la letteratura di qualità ha un pubblico di lettori attento e sensibile. Difficile la sfida di Angela Nanetti, che si è proposta, raccontando la storia di Tonino e dei suoi nonni, di parlare della vita e della morte, del rapporto tra le generazioni, delle relazioni tra l'uomo e la natura, della gioia e del dolore, utilizzando lo sguardo, la sensibilità e il giudizio di un bambino dai quattro ai nove anni. Ne è scaturito un libro privo di ogni retorica, dove l'ironia si mescola all'emozione e alla commozione; un libro, per dirla con le parole dei bambini di Caslano (Canton Ticino), che "non è come tutti gli altri, è un libro speciale". "Saldando il registro ironico e quello lirico, l'autrice ha dimostrato di saper raccogliere l'eredità calviniana in un racconto vibrante di leggerezza e poesia che affronta il tema della sofferenza e della morte. L'io narrante infantile segue la decadenza del nonno, un uomo libero, fuori da ogni schema e scopre nel ciliegio il simbolo della continuità della vita". Motivazione della Giuria del Premio Bitritto (Bari).
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