Vita non è innocente. Dialogo con Claudio Magris (La)
Con Claudio Magri si apre la serie di incontri della collana "Dialoghi". Perché con Claudio Magris e non con qualsiasi altro intellettuale? Perché il professore triestino è un gentiluomo, e con questa serie di incontri noi vorremmo giocare sul valore aggiunto della caratura morale senza, per questo, sottovalutare tutti gli altri. La parola gentiluomo, me ne rendo conto, è desueta. Forse qualcuno stupirà che sia un requisito d'altri tempi - quando era più 'onorevole' un galantuomo di un onorevole - a determinare tale scelta, posta (diciamolo subito) non già al di sopra delle successive ma al loro principio, quasi a suggerire un exemplum senza farne un unicum. Eppure la bizzarria è solo apparente. In realtà è proprio in risposta all'anacronismo della morale - se si può osare questa formula tranciante quanto chiara - che vogliamo tornare a parlare di morale. (dalla Prefazione)
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