Il mercato antiquario di strumenti musicali a Milano fra Ottocento e Novecento
Se consideriamo il commercio di strumenti musicali antichi in Italia fra Ottocento e Novecento, il primo nome che viene alla mente è certamente quello di L. Franciolini, il chiacchieratissimo antiquario fiorentino condannato per frode in seguito alla vendita di esemplari non autentici ma dichiarati originali. Se però rivolgiamo il pensiero a uno dei centri più rilevanti nel panorama musicale nazionale, cioè Milano, cosa possiamo dire di conoscere? Quali notizie abbiamo sulla compravendita di strumenti antichi nel capoluogo lombardo? La risposta a questa domanda complessiva implica la soluzione di interrogativi più mirati. In primo luogo su coloro che vendettero questi oggetti così peculiari. Antiquari, musicisti, rivenditori di strumenti, mercanti generici? E quali furono i loro clienti? Quali le tipologie di strumenti trattate con maggiore e minore frequenza, o le nozioni possedute in materia di storia e tecnologia degli strumenti musicali? Quali furono i rapporti fra il mercato e le istituzioni? Il volume prende le mosse da questi interrogativi, con il proposito di raccogliere dati e testimonianze utili a documentare e comprendere una realtà forse ancora poco indagata.
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