L'immagine dell'altro. Le origini della sociologia criminale in Italia
Questo lavoro costituisce un approfondimento specifico di un settore di studi della storia della sociologia italiana: quello inerente la nascita e lo sviluppo della sociologia criminale, in modo da esplorarne le concettualizzazioni più rilevanti e gli approfondimenti di natura empirica. Si è cercato di indagare «in profondità» da dove provengano storicamente le acquisizioni teoriche e metodologiche dei più rilevanti personaggi che ne hanno costruito le linee direttrici: Cesare Lombroso, Enrico Ferri, Scipio Sighele, Alfredo Niceforo. Oltre agli studi degli appartenenti alla Scuola positiva, è stata aggiunta l'opera di Enrico Morselli inerente lo studio comparato del suicidio, sia perché attinente alla materia, sia perché ha costituito un punto di riferimento costante per la sociologia positivista del tempo in Italia. I problemi affrontati, oltre ad esplorare le intrinseche costruzioni concettuali, anche di tipo linguistico, elaborate in questo specifico settore sociologico, hanno riguardato essenzialmente sia la relazione esistente fra gli studi condotti da questi autori e il mondo scientifico internazionale, sia la funzione che la scoperta dell'«Altro», il criminale, il delinquente, il pazzo, e la costruzione di una sua immagine, hanno avuto nel fornire strumentazioni concettuali ed empiriche per una sua identificazione, mediante segni determinati.
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