Il progetto autobiografico delle Familiares di Petrarca
Le "Familiares" sono una raccolta di 350 epistole latine. Come affermato nella dedicatoria, l'intenzione di raccogliere le lettere nasconde un progetto autobiografico preparato con cura, impresa originale per cui non esistevano veri modelli. I soli che Petrarca riconosce sono classici. Nessuno medievale e nessuna menzione delle Confessioni di Agostino. Nonostante le Confessioni siano generalmente considerate la prima autobiografia è controverso se si possa parlare di "vera" autobiografia prima di Rousseau. Ma se l'autobiografia comporta un'interpretazione coerente dell'io da un particolare momento nel tempo, le Familiares sono un'autobiografia. Usando la teoria agostiniana di tempo e memoria, Petrarca riesce nel geniale intento di scrivere la sua vita mediante una sequenza epistolare. A causa però della lunghezza e complessità del progetto la storia della lettura delle Familiares è difficile quanto l'opera stessa: benché lette da sempre come fonte biografica, soltanto alcune sono ritenute "veramente" autobiografiche. Solo una lettura diacronica è in grado di rivelare l'autobiografia come il tema guida dell'epistolario.
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