Mietitura di teste. Pagine per il Ruanda
"Fra i vari testi pubblicati da autori africani di lingua francese nell'ambito del 'Progetto Ruanda: scrivere per dovere di memoria'- la cui iniziativa si deve a Nocky Djedanoum che ha esplicitato più volte il senso di tale operazione - il volume dello scrittore gibutiano Abdourahman Waberi occupa, senza voler tracciare gradatorie di merito, un posto a parte, e non solo perché predilige un genere ibrido, difficilmente collocabile, tra racconto lirico, fiction, testimonianza e riflessione. Certo, altri senza aspettare tale occasione, avevano già tempestivamente apportato il loro contributo con poesie, racconti o romanzi, e nel porre un certo numero di quesiti ineludibili, Waberi ha più di un punto in comune con essi, ma alcune sue scelte originali conferiscono un indubbio interesse alle prose d'occasione che compongono questo volume di testi per il Ruanda. Perfettamente consapevole, come tutti d'altronde, dei limiti e dei rischi dell'impresa - ossia scrivere di un eccidio alcuni anni dopo gli eventi e dopo soltanto qualche mese di permanenza nel paese - si propone semplicemente, conscio che in simile sede sarebbe vano tentare di dare senso e logica ai fatti, di consegnare una sua personale visione nella speranza di 'resitituire la sua parte di umanità perduta al paese' e di scuotere l'animo e la mente di qualche lettore." (Dall'introduzione)
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