Una filosofia del sindacato
Tannenbaum nasce in Austria nel 1893, ma emigra giovanissimo negli Stati Uniti dove si dedica all'attività giornalistica e alla ricerca su temi di grande rilievo sociale, dalla condizione di vita dei penitenziari, alla situazione delle tribù primitive nelle regioni messicane. Questo volume è del 1951, ma immutata è la sua carica provocatoria, introdotta dall'affermazione iniziale: il sindacalismo è il movimento conservatore del nostro tempo. Questa affermazione paradossale costituisce il motivo conduttore di tutto il libro. L'incipit è solo un efficace paradosso, oppure l'inizio di una ricostruzione storica sul significato e sulle funzioni del movimento sindacale nell'età industriale, e sulle sue radici nel medioevo e nelle società antiche?
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