La donna che aveva visioni
Maria ha delle visioni con protagonista se stessa. Immagini vivide e intense le si affacciano alla mente. Visioni piene di passioni, di cibo e di sesso, dove i morti e i vivi si intrecciano in un flusso indefinito e ciclico. Improvvisi lampi portano Maria in un mondo abitato esclusivamente dai suoi vizi, dai suoi ricordi e dalle sue paure. In questo universo inclassificabile incontra gli amici di sempre, ma anche pittori come Memling e altri personaggi: il fotografo di Dio, gli spazzini di Dio e il cavaliere di Dio. L'incontro più sconvolgente sarà, però, quello con sua nipote Amelie, morta in un incidente stradale, che le si manifesta prima sotto forma di gatto e poi di donna vera e propria: Amelie e Maria stringeranno un rapporto ambiguo e portentoso. Un libro onirico in cui è impossibile distinguere il reale dal sogno.