Questi versi costituiscono la cifra della vicenda esposta in questo libro e sono utilizzati dall’autrice per esprimere il suo anelito alla libertà, non come i protagonisti del canto dal peccato o da imposizioni politiche, ma quella di compiere un’autonoma scelta di vita e svincolarsi da costrizioni ingiuste. Contestualmente crea con la sua storia personale un parallelismo con l’emancipazione del popolo napoletano dal regime borbonico. Pubblicato a Firenze nel 1864, “Misteri del chiostro napoletano” non è solo dunque solo un’autobiografia ma anche un testo storico che ha un valore documentario notevole perché ci fornisce uno spaccato della realtà in un momento cruciale della storia italiana...
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