Quaderni di sociologia vol.61
Le riforme finora decise sembrano perlopiù incompiute o velleitarie; promettono elevate realizzazioni senza predisporre gli strumenti (materiali e formali) necessari a conseguirle. È questo il caso dell'autonomia funzionale attribuita alle istituzioni scolastiche. La competizione con l'autonomia territoriale, espressa da Regioni, Comuni e Province, e un vuoto legislativo (i provvedimenti di attuazione dell'autonomia scolastica non sono mai stati emanati, una situazione che capita sovente in Italia) hanno contribuito a rendere il decentramento del nostro sistema d'istruzione un processo incompiuto. In altri casi, al posto di politiche scolastiche efficaci sono stati proposti solo proclami. Come riportare la scuola al centro di un dibattito che non si riduca ad uno sterile esercizio retorico? Anzitutto, ritengo, attraverso un rafforzamento degli studi e delle ricerche empiriche sui principali aspetti del sistema d'istruzione e un'ampia diffusione dei loro risultati.
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