Necessità di una illusione. Lettura di Nietzsche
Nietzsche ci insegna che la verità è una illusione. E un gesto critico eversivo, estremo, che colpisce le fondamentali figure della filosofia, che smaschera il gioco di finzioni che ne sostiene il discorso e le pretese. Ma nel momento in cui egli vuole sbarazzarsi della figura del soggetto, forse la più emblematica dall'età moderna a oggi, si ritrova catturato dalla trama del linguaggio filosofico, e costretto a condurre contro di esso una irriducibile lotta. In questo libro vengono ricostruite le tappe e le scansioni di questa lotta, dalla seducente ma ingannevole liquidazione del soggetto - che "non è altro che una finzione" - alla necessaria ricomparsa di questa finzione, e proprio sulla scena dello "Zarathustra", libro che si sforza di decretarne il definitivo superamento. Il soggetto è una illusione, ma una illusione necessaria; come se, nonostante le prese di distanza di Nietzsche e le sue messe all'indice, nel luogo illusorio della soggettività il pensiero non potesse non abitare.