Eduardo, Fo e l'attore-autore del Novecento
Questo libro nasce dal montaggio e dallo sconfinamento tra diversi filoni dello spettacolo. Si articola in quattro parti - che sfociano nei Materiali ad incominciare dal grande Giuocoliero Eduardo e dal grande Giullare Fo. La terza parte li accosta e li confronta rilevandone contiguità e divergenze. La quarta apre un discorso parallelo ed orientato verso il dopo: mostra l'emergenza del monologo comico-tragico ed il suo intreccio di dialetti e di lingue nel teatro italiano dal '900 al 2000, con incursioni nel campo dei nuovi media. Si scopre un sotterraneo percorso animato dalla linea dell'attore-autore. Non solo interprete, né soltanto attore-che-scrive, ma attore creatore anche nel tempo della regia, di cui incorpora i tratti innovativi e salienti, senza conformarsi. L'analisi muove dall'alternanza eduardiana di maschera e volto, d'affabulazione e silenzi, e procede attraverso la pluralità vocale e metamorfica di Fo, privilegiando una metodologia che sottopone lo stile attorico al microscopio per trarne connotazioni drammaturgiche o registiche. Una spirale coinvolge il napoletano sottovoce ed ansimante di Troisi, il toscano blasfemico ed interiore di Benigni, la conversazione multilingue di Moscato: soluzioni artistiche alla crescente difficoltà di comunicare della nostra epoca.
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