Nel 1668 il nunzio pontificio monsignor Galeazzo Marescotti veniva inviato da Roma a Varsavia in un momento critico per la Rzeczospolita, alle prese col vuoto istituzionale dovuto all'abdicazione di Jan II Kazimierz Wasa e la necessità di eleggere un nuovo sovrano. La sua esperienza è testimoniata da un memoriale odeporico intitolato "Relazione della nunziatura di Polonia" fatta dal monsignor Marescotti negli anni 1668-1669 e 1670: una relazione che da un lato restituisce l'importanza del viaggio politico compiuto, narrando usi e costumi della società e corte polacca, e puntando a creare una sorta di vademecum utile per relazionarsi all'interno di una società di corte; dall'altro ricrea esattamente le dinamiche di quel viaggio materiale condotto per raggiungere il regno dei sarmati europei: soste effettuate, locande, mezzi di trasporto, avvertimenti sui pericoli più comuni, valore delle monete, vestiario, bagaglio e pratiche burocratiche da espletare in cammino, costituiscono informazioni di grande rilevanza per la storia del viaggio e dei viaggiatori. Le relazioni riprese in questo volume attraverso una ricerca interdisciplinare e multidisciplinare, storica e letteraria, ma anche sociale e antropologica, nell'offrire una lettura critica sulla figura e l'opera di un particolare personaggio e viaggiatore seicentesco, restituiscono al lettore contemporaneo il pieno valore di un documento esemplificativo di un fenomeno complesso e affascinante come quello del viaggio in età moderna.
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