La morte nel sacco
Nel 1527 Roma è una città cosmopolita, colta, vivacissima. Tutto però finisce il 6 maggio, quando le truppe imperiali irrompono nell'Urbe. Il loro comandante è morto durante l'assalto, ucciso da Benvenuto Cellini, e gli invasori non riconoscono più alcuna autorità. I lanzichenecchi al servizio dell'impero si avventano sulla città come un branco di lupi. Conventi e case sono presi d'assalto, stupri e assassini sono ovunque. Il famigerato "Sacco di Roma" ha ormai preso avvio. E in questo contesto di inaudita ferocia che si dipana la missione impossibile di due investigatori per caso: lo spagnolo José Garcia e lo stesso Benvenuto Cellini, i quali, per incarico del Papa, dovranno mettersi sulle tracce di un assassino seriale di cui è noto solo il soprannome: il Bagatto. Ma per quale motivo, in una città sconvolta da migliaia di morti, un solo assassino riveste una simile importanza? E che significato ha un libro che il Papa vuole recuperare ad ogni costo? Alla fine dell'inchiesta tutte le domande troveranno le loro imprevedibili risposte... Sotto lo pseudonimo di Sebastian Aguédas si nasconde uno scrittore e saggista che, pur essendo italiano, ha relazioni intellettuali saldissime con l'Andalusia e la cultura ebraico-spagnola. Specializzato nella ricostruzione storica dei rapporti tra pensiero scientifico e tradizione alchemica, Aguèdas ha trascorso sei anni presso archivi e istituti universitari per effettuare le ricerche necessarie alla stesura del libro.
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