Il ghigno d'avorio
Nell'ufficio di Lew Archer appare una signora energica e misteriosa che lo assume per rintracciare Lucy Champion giovane infermiera di colore. La ragazza, che lavorava al suo servizio, è sparita portando con sé alcune cose che avevano un valore relativo, ma la donna si rifiuta di dare ad Archer informazioni più precise sulle ragioni del suo incarico. Evita addirittura di dirgli il suo cognome, gli dice che si chiama Oona e, dopo un botta e risposta sarcastico, se ne va stizzita. Archer è abituato agli incarichi destinati a rivelarsi delle rogne. Ma forse è così solo perché non sa farsi gli affari suoi, è un maledetto impiccione con un senso morale che non demorde mai. Così, una volta rintracciata Lucy, si mette a pedinarla e davanti ai suoi occhi comincia a dispiegarsi uno scenario intricato, pieno di lati oscuri. E non appena scoprirà Lucy ammazzata nella squallida camera di un motel, Archer vedrà la vicenda legarsi a quella della scomparsa da casa del ricco Charles Singleton, in un succedersi di delitti e nuovi sospetti che, come al solito, lo porteranno a varcare la soglia dietro cui si nascondono i torbidi retroscena dell'alta borghesia californiana.
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