La dodicesima Sibilla. Un'indagine di Caio Celso
Anno 367 dopo Cristo, giorno dell'equinozio di primavera: in una caverna sacra, una sacerdotessa di Cybele sacrifica un ragazzo per diventare la Dodicesima Sibilla. Si tratta di Fortuna, madre di Druso, spietato figlio naturale dell'imperatore Valentiniano. Qualche giorno dopo qualcuno uccide uno schiavo a pochi passi dalla tenda del piccolo Graziano, erede legittimo dell'imperatore; e alla corte di Treviri un paggio scopre il cadavere di un'ancella. L'imperatrice Giustina, moglie incinta di Valentiniano, teme che Druso voglia attentare alla sua vita. Decide così di chiedere aiuto ad un uomo che conosce solo per fama: Caio Celso, magistrato e investigatore. Il messaggio di Giustina raggiunge fortunosamente Roma e costringe Celso ad abbandonare l'amatissima Livilla, anche lei incinta, ed a precipitarsi a Treviri. E l'inizio di un'odissea che porta il magistrato prima nella città teutonica e poi al campo imperiale, fra agguati, omicidi, doppie e triple verità che metteranno a dura prova il suo talento investigativo. Infine tornerà nell'Urbe, convinto d'aver risolto ogni mistero... e ancora ignaro che l'essenza del male si annida invece proprio lì, nel cuore stesso della civiltà latina.
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