Scarpe di vetro
«Nel saggio "Le dee dentro la donna", la psichiatra e analista junghiana Jean Bolen definisce – attraverso i riferimenti alle figure archetipiche di Sekhmet e Khali – il principio dell'Ira Trasformatice, simbolo dell'indignazione e della rabbia in situazioni nelle quali prevale l'ingiustizia. Viene così a generarsi uno stato di collera di fronte all'intolleranza e all'indifferenza verso la sofferenza altrui, e sono – tipicamente – le donne ad infuriarsi e a protestare contro l'inammissibile […] Il pensiero corrente attribuirebbe alla sola stagione adolescenziale e giovanile la liceità dello stato di rabbia, nonostante il saggio di Bolen, osservi ancora che "nella folta schiera delle divinità archetipiche, alcune di esse, soprattutto quelle legate alla saggezza, sembrano attivarsi nelle donne quando raggiungono la maturità". Non è quest'ultimo il caso di Zelda, il cui sentire indignato – lo ha sottolineato più volte – esiste da sempre; tuttavia la sua la decisione di scriverne in versi, recente, in qualche modo ci autorizza ad avvicinare a questa condizione anche Scarpe di vetro, con le sue nove sequenze riferite ad altrettanti moti del disgusto che l'autrice riserva agli sfregi perpetrati dall'uomo ai danni del bello e del bene» (dalla prefazione di Augusto Pivanti)
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