Anais Nin
In Anais Nin (1903-1977) vita e opera letteraria sono così inestricabilmente intrecciate l'una all'altra da confondersi in un rapporto di perfetta simbiosi, tanto che sembrerebbe quasi impossibile concepirle separatamente. Non è un caso che a consacrare Anais Nin come esponente di prima grandezza del panorama letterario del Novecento sia stata appunto la pubblicazione del monumentale "Diario", avviata nel 1966 e conclusasi dopo la sua morte. E proprio da questo profluvio di scrittura trae fondamentale ispirazione Elisabeth Barillé. Oltre a cimentarsi con il labirinto dei manoscritti originali, Elisabeth Barillé ha scandaglaito e ricostruito scrupolosamente le cronache mondane e letterarie del tempo. Ecco allora disegnarsi il profilo della bambina segnata da un padre perverso, l'adolescente apolide ossessionata dalla letteratura, la sposa frustrata di un freddo banchiere inglese, l'americana a Parigi, l'amica e amante di Henry Miller, l'appassionata protagonista della vita artistica e intellettuale che frequenta Artaud, Breton e Durrell, fervidamente impegnata in mille progetti letterari e a scrivere piccoli classici, com "Il delta di Venere" e "Uccellini", destinati a rimanere nel tempo.